Salvare il Patrimonio Culturale

Salvare il Patrimonio Culturale

Questo blog prende il via dalla constatazione dello stato di abbandono,depauperamento,profonda alterazione del patrimonio culturale di Milazzo, registratosi negli ultimi decenni, seguiti ai nefasti danni bellici e a quelli edilizi degli anni Sessanta. Nonostante i recenti interventi di conservazione e restauro su importanti beni culturali, questi si sono spesso rivelati arbitrari e irrispettosi della natura originaria dei monumenti. A ciò è da aggiungersi il colpevole depredamento di chiese uniche nel loro genere, come quella cinque-seicentesca dei pp. Cappuccini, o la sottrazione alla comunità di beni fondamentali della storia cittadina, come l'antica Giuliana comunale, avvenuti in tempi assai vicini a noi. Per quanto possibile, questo blog porterà a conoscenza della gente i casi più eclatanti in tal senso, onde cercare di porre un freno al deleterio processo innescatosi, e far sì che le autorità preposte alla tutela del patrimonio artistico, architettonico, archivistico di Milazzo, o meglio a quel che resta di esso, esercitino la dovuta sorveglianza.


martedì 6 dicembre 2011

ARCHIVI MILAZZESI - La piena dell'Alcantara del 1920



DA UNA LETTERA DI ELVIRA SANTANIELLO, INVIATA DA UNA CAMPAGNA NEI PRESSI DI FRANCAVILLA DI SICILIA AL FIDANZATO MILAZZESE PEPPINO D'AMICO, EMERGE LA DRAMMATICA NOTIZIA DI UNA PIENA DELL'ALCANTARA, AVVENUTA IL 28 SETTEMBRE DEL 1920, CHE FECE DUE VITTIME INDIFESE: UNA MADRE E UNA FIGLIA





SAVINA- 28- IX- 1920
...Oggi si è scatenato un vero temporale: acqua, grandine, tuoni, lampi, saette, fulmini. V’è stato un momento un po’ allarmante: l’Alcantara in piena si avanzava sempre più minaccioso, sempre più terribile. Lo si vedeva da qui andare a cavalloni, tumultuante, torbido, rumoroso, immenso. E non si sentiva più fra il fragore dei tuoni e quello dell’acque. Alcuni che si trovavano di passaggio, non potendo seguitare con quel tempo, son venuti su da noi, e per diverse ore non si sentiva più, non si reggeva. Non mi sono spaventata. Ho lavorato tranquilla e seduta, di tanto in tanto alzavo lo sguardo per spostarlo più in là, sul fiume diventato biondo e grande grande. In un momento di tregua mi sono avvicinata al letto: tutto era pieno, tutto coperto, anche la mia poltroncina, il mio sedile preferito non si vedeva più. Per pochi istanti mi son fermata a guardare quell’immane massa d’oscura acqua, poi son venuta via pensando… ai pochi minuti trascorsi lì, ove adesso cavalloni su cavalloni si avanzavano minacciosi. Ha piovuto fin ora, ma il sole prima di tramontare, ha fatto largo fra le nubi, e ha guardato la terra sconvolta. Da qui ho visto l’acqua tumultuante luccicare a quei raggi. Adesso è tornata la calma, ma ancora c’è il tumulto della piena a dare una penosa impressione.
29- IX- 1920
…Oggi la giornata è stata tranquilla e quasi bella, la piena è cessata, è tornata quella poca quantità d’acqua a scorrere tranquilla. Ma si è saputo: ieri venendo qui improvvisa la piena vi sono state due vittime, una madre e una figlia e degli animali, ad esser travolti. Come si muore facilmente! E’ triste assai la morte, non vorrò morire mai io! ma…

Nessun commento:

Posta un commento