Salvare il Patrimonio Culturale

Salvare il Patrimonio Culturale

Questo blog prende il via dalla constatazione dello stato di abbandono,depauperamento,profonda alterazione del patrimonio culturale di Milazzo, registratosi negli ultimi decenni, seguiti ai nefasti danni bellici e a quelli edilizi degli anni Sessanta. Nonostante i recenti interventi di conservazione e restauro su importanti beni culturali, questi si sono spesso rivelati arbitrari e irrispettosi della natura originaria dei monumenti. A ciò è da aggiungersi il colpevole depredamento di chiese uniche nel loro genere, come quella cinque-seicentesca dei pp. Cappuccini, o la sottrazione alla comunità di beni fondamentali della storia cittadina, come l'antica Giuliana comunale, avvenuti in tempi assai vicini a noi. Per quanto possibile, questo blog porterà a conoscenza della gente i casi più eclatanti in tal senso, onde cercare di porre un freno al deleterio processo innescatosi, e far sì che le autorità preposte alla tutela del patrimonio artistico, architettonico, archivistico di Milazzo, o meglio a quel che resta di esso, esercitino la dovuta sorveglianza.


venerdì 25 gennaio 2013

ALBUM - RICORDO - Anni '60

Funzione religiosa in una chiesa del Borgo, negli anni '60. Si riconoscono, a sinistra il prof. Peppino Pellegrino, a destra l'ing. Aniello D'Amico.

venerdì 18 gennaio 2013

COMMITTENTI MILAZZESI - La Mitra del vescovo Visconte Proto(sec.XIX)

La mitra vescovile, sita nei depositi di Palazzo Abatellis, a Palermo, proviene dall'ex monastero di S.Caterina di Cefalù, al quale fu donata dal vescovo Visconte Proto, benedettino di origini milazzesi, che resse la diocesi di Cefalù dal 1844 al 1854, come è scritto nel biglietto cucito sul retro. E' in gros de tour giallo laminato con ricami in stile neobarocchetto, in argento filato, laminette e paillettes e reca nelle infulae gli stemmi dell'alto prelato in seta dipinta e ricamata.

sabato 12 gennaio 2013

ARTISTI PER MILAZZO - SIGFRIDO OLIVA (seconda metà sec.XX)

L'artista messinese (n.1942), pittore e incisore, vissuto a Barcellona e trasferitosi a Roma negli anni '60, presente in numerose esposizioni in città italiane ed estere, ha trattato spesso il paesaggio della sua terra d'origine, come si evince da questo olio su tela (50x50) apparso di recente sul mercato antiquario palermitano e raffigurante uno scorcio del castello di Milazzo. I suoi paesaggi si inseriscono nel solco della pittura siciliana e messinese degli anni '40-'50 (D'Ascola), ma con un fare più sfaldato e post-impressionistico.