Salvare il Patrimonio Culturale

Salvare il Patrimonio Culturale

Questo blog prende il via dalla constatazione dello stato di abbandono,depauperamento,profonda alterazione del patrimonio culturale di Milazzo, registratosi negli ultimi decenni, seguiti ai nefasti danni bellici e a quelli edilizi degli anni Sessanta. Nonostante i recenti interventi di conservazione e restauro su importanti beni culturali, questi si sono spesso rivelati arbitrari e irrispettosi della natura originaria dei monumenti. A ciò è da aggiungersi il colpevole depredamento di chiese uniche nel loro genere, come quella cinque-seicentesca dei pp. Cappuccini, o la sottrazione alla comunità di beni fondamentali della storia cittadina, come l'antica Giuliana comunale, avvenuti in tempi assai vicini a noi. Per quanto possibile, questo blog porterà a conoscenza della gente i casi più eclatanti in tal senso, onde cercare di porre un freno al deleterio processo innescatosi, e far sì che le autorità preposte alla tutela del patrimonio artistico, architettonico, archivistico di Milazzo, o meglio a quel che resta di esso, esercitino la dovuta sorveglianza.


sabato 15 marzo 2014

DOCUMENTI INEDITI - La fontana del Mela (1763)

 
Il documento, indirizzato dal vicerè Fogliani ai giurati di Milazzo nel 1763,  fa luce su una inedita fase costruttiva della fontana del Mela, la storica fontana milazzese, sita in piazza del Carmine, asportata in periodo fascista e oggi dispersa. Dallo stralcio del documento che si riporta più sotto, risulta che nel primitivo disegno, al posto dei cavalli marini, erano previsti dei pavoni, che per motivi tecnici non poterono poi essere collocati. Dunque la fontana doveva presentare nel progetto iniziale, invece che la consueta fauna marina, degli uccelli  terrestri: in basso i  pavoni, nel livello intermedio le aquile, in alto il dio fluviale Mela.
Inusitata è la presenza dei pavoni, nell’iconografia delle fontane barocche. Si può ipotizzare che essi, simbolo di opulenza e ricchezza, assieme alle aquile, simbolo di regalità  oltre che  emblema araldico della Università milazzese, entrambi sovrastati  dal dio fluviale, potessero  rappresentare l’allegoria della ricca e fertile Valle del Mela, che dal torrente,  tanto catastrofico quanto benefico per le sue coltivazioni, traeva la sua linfa vitale.
 
 
A.S.PA.  T.R.P., LV. e D.P., a. 1763
 
Ferdinandus rex
Regii fideli diletti…..
ci partecipate pure in detta  vostra carta essersi già rifatta la statua del fonte e che solo restano da farsi i quattro pavoni di detto  fonte, i quali ove si dovessero eseguire giusta il disegno, o sia modello non potrebbono nei Colli perforarsi, al segno che sarebbe d’uopo per aver l’acqua il suo passaggio se faceno li detti colli più grossi si renderebbero deformi al resto del corpo quindi ci implorate la norma con cui possiate regolarvi; ed avendo su tal punto trattato pienamente nel congresso di 28 aprile e fatto il citato decreto siamo a significarvi che voi sopra luogo coll’intervento de’ periti o Persone pratiche potrete ben conoscere qual sia lo spediente più proprio da imprendersi intorno a detti Pavoni, e però fidati di vostra prudenza ed abilità ne rimetto a voi la soluzione.
 die 2 Julii 1763     Il marchese Fogliani
 Alli Giurati di Milazzo