Salvare il Patrimonio Culturale

Salvare il Patrimonio Culturale

Questo blog prende il via dalla constatazione dello stato di abbandono,depauperamento,profonda alterazione del patrimonio culturale di Milazzo, registratosi negli ultimi decenni, seguiti ai nefasti danni bellici e a quelli edilizi degli anni Sessanta. Nonostante i recenti interventi di conservazione e restauro su importanti beni culturali, questi si sono spesso rivelati arbitrari e irrispettosi della natura originaria dei monumenti. A ciò è da aggiungersi il colpevole depredamento di chiese uniche nel loro genere, come quella cinque-seicentesca dei pp. Cappuccini, o la sottrazione alla comunità di beni fondamentali della storia cittadina, come l'antica Giuliana comunale, avvenuti in tempi assai vicini a noi. Per quanto possibile, questo blog porterà a conoscenza della gente i casi più eclatanti in tal senso, onde cercare di porre un freno al deleterio processo innescatosi, e far sì che le autorità preposte alla tutela del patrimonio artistico, architettonico, archivistico di Milazzo, o meglio a quel che resta di esso, esercitino la dovuta sorveglianza.


venerdì 8 aprile 2011

PITTORI MILAZZESI - MENOTTI BRUNO (1870-1945)

BOZZETTO PREPARATORIO PER GLI AFFRESCHI DEL PALAZZO DEL MUNICIPIO (1897)
acquarello su carta, firmato: M.Bruno 1897, Biblioteca comunale, Milazzo (foto di Massimo Tricamo da Panoramio)




Il prezioso foglio acquarellato, riscoperto da M.Tricamo, è l'unico reperto a darci informazioni sui perduti affreschi di M.Bruno, che ornavano la Sala consiliare del Municipio, distrutti da un bombardamento nel 1943. Eseguiti nel 1897, pochi anni dopo l'edificazione del palazzo da parte dell'architetto Giuseppe Ryolo(1889-1892), essi dovevano essere in stile eclettico, decorativo e celebrativo insieme, raffigurando alla base della volta, entro cornici tondeggianti, teorie di putti recanti ghirlande, intervallate da medaglioni con uomini illustri probabilmente locali, e agli angoli, leoni rampanti che affiancavano l'aquila del senato cittadino. Un altro medaglione più grande raffigurava l'allegoria dell'Italia. Un complesso programma celebrativo dunque, realizzato nello stesso anno della statua della Libertà(1897, anniversario della nascita di Garibaldi?), oggi rievocato da questo foglio incrostato di sporco, che rivela comunque le caratteristiche salienti dello stile del pittore milazzese, dalla pennellata sapiente, dai vivaci colori pastello, ciò che rende necessaria un'indagine sull'opera del misconosciuto artista, trasferitosi presto in Italia centrale, e la sua giusta collocazione nel novero dei migliori atisti siciliani operanti a cavallo dei secoli XIX-XX e poi nella prima metà del '900.

1 commento:

  1. A Campobasso ci sono lavori di Menotti Bruno, risalenti al 1911: un busto di Garibaldi con relativo monumento (realizzato per il 50° dell'unità d'Italia) e una targa in bronzo per il 1° centenario della costituzione della Provincia di Campobasso.

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