Salvare il Patrimonio Culturale
sabato 30 aprile 2011
TESORI MILAZZESI - I conopei ricamati
TENDINE DI TABERNACOLO O CONOPEI - Maestranze milazzesi secc.XIX-XX
I pregiati manufatti, siti in varie chiese milazzesi, sono databili tra l'800 e i primi del '900. Sono ricamati in filo d'oro e d'argento i più antichi, in seta policroma i più recenti. I primi, in stile neo-barocco, recano preferibilmente il calice al centro e intorno i motivi cristologici dell'uva e della spiga di grano; gli altri ripropongono il monogramma del Nome di Gesù attorniato da fiori, in perfetto stile liberty. Le opere si devono presumibilmente ad artigianato femminile - monache o pie donne - alle quali dal secolo XIX passa l'arte del ricamo, esercitata, nei secoli precedenti, prevalentemente da maestranze maschili.
venerdì 22 aprile 2011
martedì 19 aprile 2011
TESORI MILAZZESI - Il Crocefisso di Fra' Umile da Petralia
L'opera, sita nella chiesa di S.Papino dei pp. Minori osservanti di Milazzo, è una delle poche sicuramente riferibili allo scultore cappuccino Fra' Umile da Petralia, che la eseguì per la cappella di ius patronato della famiglia Baeli, nel 1633-35 ca.
Essa è in bilico tra l'idealismo e il realismo della rappresentazione, che connotano le migliori opere dell'artista siciliano, e denota una patina pittorica ottocentesca tesa a moderare gli effetti realistici troppo evidenti.
venerdì 8 aprile 2011
PITTORI MILAZZESI - MENOTTI BRUNO (1870-1945)
BOZZETTO PREPARATORIO PER GLI AFFRESCHI DEL PALAZZO DEL MUNICIPIO (1897)
acquarello su carta, firmato: M.Bruno 1897, Biblioteca comunale, Milazzo (foto di Massimo Tricamo da Panoramio)
Il prezioso foglio acquarellato, riscoperto da M.Tricamo, è l'unico reperto a darci informazioni sui perduti affreschi di M.Bruno, che ornavano la Sala consiliare del Municipio, distrutti da un bombardamento nel 1943. Eseguiti nel 1897, pochi anni dopo l'edificazione del palazzo da parte dell'architetto Giuseppe Ryolo(1889-1892), essi dovevano essere in stile eclettico, decorativo e celebrativo insieme, raffigurando alla base della volta, entro cornici tondeggianti, teorie di putti recanti ghirlande, intervallate da medaglioni con uomini illustri probabilmente locali, e agli angoli, leoni rampanti che affiancavano l'aquila del senato cittadino. Un altro medaglione più grande raffigurava l'allegoria dell'Italia. Un complesso programma celebrativo dunque, realizzato nello stesso anno della statua della Libertà(1897, anniversario della nascita di Garibaldi?), oggi rievocato da questo foglio incrostato di sporco, che rivela comunque le caratteristiche salienti dello stile del pittore milazzese, dalla pennellata sapiente, dai vivaci colori pastello, ciò che rende necessaria un'indagine sull'opera del misconosciuto artista, trasferitosi presto in Italia centrale, e la sua giusta collocazione nel novero dei migliori atisti siciliani operanti a cavallo dei secoli XIX-XX e poi nella prima metà del '900.
acquarello su carta, firmato: M.Bruno 1897, Biblioteca comunale, Milazzo (foto di Massimo Tricamo da Panoramio)
Il prezioso foglio acquarellato, riscoperto da M.Tricamo, è l'unico reperto a darci informazioni sui perduti affreschi di M.Bruno, che ornavano la Sala consiliare del Municipio, distrutti da un bombardamento nel 1943. Eseguiti nel 1897, pochi anni dopo l'edificazione del palazzo da parte dell'architetto Giuseppe Ryolo(1889-1892), essi dovevano essere in stile eclettico, decorativo e celebrativo insieme, raffigurando alla base della volta, entro cornici tondeggianti, teorie di putti recanti ghirlande, intervallate da medaglioni con uomini illustri probabilmente locali, e agli angoli, leoni rampanti che affiancavano l'aquila del senato cittadino. Un altro medaglione più grande raffigurava l'allegoria dell'Italia. Un complesso programma celebrativo dunque, realizzato nello stesso anno della statua della Libertà(1897, anniversario della nascita di Garibaldi?), oggi rievocato da questo foglio incrostato di sporco, che rivela comunque le caratteristiche salienti dello stile del pittore milazzese, dalla pennellata sapiente, dai vivaci colori pastello, ciò che rende necessaria un'indagine sull'opera del misconosciuto artista, trasferitosi presto in Italia centrale, e la sua giusta collocazione nel novero dei migliori atisti siciliani operanti a cavallo dei secoli XIX-XX e poi nella prima metà del '900.
sabato 2 aprile 2011
SCULTORI MILAZZESI - FRANCESCO GRECO (Milazzo 1856- Roma 19 ?)
BUSTO DI UMBERTO I, 1881, Milazzo, Palazzo D'Amico, già Biblioteca comunale (foto di Massimo Tricamo, da Panoramio)
L'opera, inseribile nell'ambito della scultura veristica siciliana, ottima prova di un artista ancora tutto da scoprire e rivalutare, colpisce per la cura del dettaglio e l'espressione malinconica del secondo re d'Italia, che connota un intero periodo storico (il periodo umbertino, 1879-1900).
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