Salvare il Patrimonio Culturale

Salvare il Patrimonio Culturale

Questo blog prende il via dalla constatazione dello stato di abbandono,depauperamento,profonda alterazione del patrimonio culturale di Milazzo, registratosi negli ultimi decenni, seguiti ai nefasti danni bellici e a quelli edilizi degli anni Sessanta. Nonostante i recenti interventi di conservazione e restauro su importanti beni culturali, questi si sono spesso rivelati arbitrari e irrispettosi della natura originaria dei monumenti. A ciò è da aggiungersi il colpevole depredamento di chiese uniche nel loro genere, come quella cinque-seicentesca dei pp. Cappuccini, o la sottrazione alla comunità di beni fondamentali della storia cittadina, come l'antica Giuliana comunale, avvenuti in tempi assai vicini a noi. Per quanto possibile, questo blog porterà a conoscenza della gente i casi più eclatanti in tal senso, onde cercare di porre un freno al deleterio processo innescatosi, e far sì che le autorità preposte alla tutela del patrimonio artistico, architettonico, archivistico di Milazzo, o meglio a quel che resta di esso, esercitino la dovuta sorveglianza.


domenica 20 marzo 2016

UN INEDITO SUL PALAZZO DEL GOVERNATORE (1675)

Il documento - una supplica di donna Leonora Baeli alla corte viceregia di Palermo di essere risarcita dell'affitto del suo palazzo, potrebbe fare luce  sul periodo storico e sulle motivazioni per cui il seicentesco Palazzo nobiliare, di proprietà della famiglia Baeli, divenne palazzo pubblico e quartier generale delle autorità politico-militari dimoranti nella Piazzaforte di Milazzo. Tale trasformazione d'uso pare sia avvenuta durante la guerra antispagnola di Messina (1674-1677), allorquando le autorità messinesi ripararono proprio a Milazzo e si insediarono nel palazzo dei Baeli, che venne quasi espropriato forzatamente, certo per la sua posizione strategica di collegamento tra la Città Murata e la Città Bassa, e la ottima visibilità del mare antistante che si doveva godere all'epoca.
Il secondo documento, che si presenta riassunto, testimonia pure l'espropriazione del cavallo baio di proprietà di don Onofrio Baeli, secreto di Milazzo, nello stesso contesto storico(1675).  I due documenti testimoniano altresì che le istanze da inoltrare alla Regia Corte, solitamente compilate in Palermo o in Messina, vengono in questo periodo redatte straordinariamente a Milazzo, come si evince dal locativo "Milarum" in calce ad entrambi.

Archivio di Stato di Palermo, T.R.P. Memoriali (1674-75)

v.1765,f.150

Donna Leonora Baeli ed Alarcon vedova del fu Francesco Baeli dice a V.E. che a richiesta delli iurati di questa Fidelissima città di Milazzo e per eseguire colla dovuta prontezza gli ordini di V.E. fu costretta uscirsene dal Suo Palazzo insieme con tutti i suoi parenti e famiglia a … lasciare per abitazione del mastro di Campo Generale e straticò di Messina, avendo in detta casa seu Palazzo lasciatovi molte tovarche lettere quatri  cascie seggie ed altri mobili per servitio di detto mastro di campo e straticò. E perché ecc.Signore è cosa giusta e conveniente che essa supplicante venga colla dovuta puntualità sodisfatta del locro di detto Palazzo come sopra adornato e provisto della riferita commodità tanto più che s’è convenuto ridursi in altra casa ove patisce non ordinari incommodi: supplica perciò umilmente V.E. resti servita dar gli ordini convenienti ed opportuni affinchè essa resti sodisfatta del locro di detto palazzo siche oltre esser di giusto lo riceverà dalla benigna mano di S.E. E così la suplica ut alterius

   Milarum…1675

v.1764, f.129v.

(regesto)

Don Onofrio Baeli Secreto di questa Fid.ma Città di Milazzo dice che consegnò un cavallo di pelo baio con sella di velluto e freno all’Ill.Don Diego Baiamonte Cap.Generale della Cavalleria di questo esercito, quindi supplica che si dovesse “consegnare o pagare” per una somma di once 25

   Milarum  die  7 Januari 1675

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